GIPO FARASSINO & EL TRES

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Entrance: 30.00€
Young under 30: 15€ (discount rules)

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I Racconti in musica del grande chansonnier torinese

Gli ultimi anni della sua produzione culturale videro Franco Lucà impegnato in una bella e fertile collaborazione con Gipo Farassino. Fu infatti Franco il coautore e il produttore nel 2006 dell'acclamato spettacolo farassino@torino.acapo, che riportò Gipo a calcare le scene, dopo un lungo periodo di assenza. Lo spettacolo, presentato al Teatro Alfieri, vedeva la partecipazione di artisti dalle origini culturali più disparate: da Sergio Berardo a Gianni Coscia, dalla bandoneonista argentina Marisa Mercadé alla vocalist tunisina Mbarca Bentaleb. Una sorta di rinascita artistica che regalò a Gipo una nuova giovinezza. Seguirono due fortunate serie di concerti al FolkClub, nel maggio e nel dicembre 2007, un paio di apparizioni a Maison Musique, e soprattutto l'invito a Gipo da parte del Club Tenco al Teatro Ariston, nel novembre 2008, per onorare e celebrare il ricordo di Franco che ci aveva lasciati pochi mesi prima. Ha quindi un sapore particolare e scatena in noi forti emozioni questo atteso ritorno di Gipo sul palco del FolkClub per quattro serate (alle quali si aggiungerà la domenica pomeriggio, nel caso le richieste lo impongano), accompagnato dagli El Tres e dall'ottimo Armando Lardù.

Il recital che Gipo presenta al FolkClub si intitola Racconti in musica ed è affidato a un'orchestra di cinque elementi affiatati. E' uno spettacolo di canzoni vecchie e nuove, in lingua italiana e piemontese, una carrellata che si snoda attraverso le canzoni ormai classiche, come Sangon Blues, Avere un amico, Porta Pila a Ridatemi amatola. Un percorso di tanti anni annodato sui fili della memoria, fatto di musica e monologhi: c'è il Gipo ironico e quello più malinconico; ci sono i grandi ritratti maschili e femminili, canzoni del passato e quelle più recenti, a delineare un cammino dedicato all'arte che mette in luce l’inalterata verve dell’artista e la sua naturale predisposizione alla musica, al teatro, all’intrattenimento e soprattutto all’improvvisazione anche attraverso l’affabulazione. Ci si ritrova così a rivivere i tempi del Gipo mattatore, implacabile fotografo di una umanità rionale ricca di sfumature e peculiarità spesso dimenticate. Ma chi meglio di Gipo stesso può presentare il suo impareggiabile personaggio?

Sono un patriota: della settima Circoscrizione Città di Torino, nato in barriera, cresciuto e rimasto tale. Il tempo ossidante, viaggi, cultura, esperienze accumulate (tante) non hanno minimamente intaccato la corteccia di ribelle anarcoide, un po' guascone, un po' romantico che fascia il tronco di tutti quelli che sono nati e cresciuti in mezzo ai temporali. Io sono uno di quelli. Senza retorica, senza inutili accenni socio-politici o pretese antropologico-culturali amo scrivere e cantare di loro: personaggi veri o immaginari di quelle barriere; sempre loro, sempre gli stessi, solo marginalmente modificati da eventi migratori e da scarti generazionali. Sempre loro, sempre barrieranti. Il sangue non mente.
Al FolkClub con Gipo (chitarra e voce), Armando Lardù (fisarmonica) e gli El Tres, ovvero: Roberto Bovolenta (chitarra), Mario Congiu (chitarra), Luca Mangani (basso) e Vito Miccolis (percussioni). 
Concerti-evento ai quali mancare sarebbe peccaminoso!