Ingresso: 15,00€
Minori di 30 anni: 8€ (regolamento sconti)
Con ben 17 concerti al FolkClub al suo attivo, il nostro grande amico Beppe Gambetta -musicista e uomo eccezionale- è certamente uno degli artisti che più hanno calcato il nostro palco. Il filo dell’orizzonte come sfida e irresistibile richiamo, Beppe ha fatto del viaggio un’arte, componendo il suo personale mosaico di suoni e sapori. In giovanile pellegrinaggio lungo le mitiche blue highways dell’America profonda cantate da Woody Guthrie, quel giovane chitarrista genovese sulle tracce della Roots Music americana ne ha macinata tanta -è proprio il caso di dirlo- di strada. Virtuoso dello stile acustico, universalmente riconosciuto come uno dei veri innovatori della sua generazione, consacrato ormai a livello internazionale, autore di sedici dischi, libri e video didattici, Gambetta è oggi considerato dagli stessi maestri americani un loro pari, degno continuatore di una tradizione musicale sempre viva e rinnovantesi. Di casa negli States (anche letteralmente: per buona parte dell’anno vive nel New Jersey), una fama consolidata grazie alle numerose tournée, alle partecipazioni ai più prestigiosi festival internazionali, dal Walnut Valley Festival di Winfield in Kansas al Merlefest di Wilkesboro in North Carolina, dai Festival Australiani di Port Fairy e Fairbridge ai festival canadesi di Edmonton e Winnipeg, e all’attività didattica nell’ambito di seguitissimi workshop, nel corso della sua carriera Beppe ha avuto l’opportunità di suonare con i più grandi artisti della scena folk internazionale, tra cui, per citarne alcuni: Doc Watson, Norman Blake, David Grisman e Gene Parsons. In un mondo dominato dalle logiche del mercato e in cui ad imperversare è la musica ‘plastificata’, tutta glamour e look, così fashion e trendy, Gambetta propone la sua musica, intimamente sentita e vissuta, fatta di emozioni, immediatezza comunicativa, ricerca timbrica, sobrietà. Una musica ispirata, ma quasi pudica nello svelare sino in fondo i più riposti moti dell’animo, refrattaria a quell’ostentazione virtuosistica fine a sé stessa che, a questi straordinari livelli di eccellenza tecnica, costituisce una tentazione costantemente in agguato: Beppe -meticoloso artigiano dei sentimenti- lascia ad altri i funambolici esercizi a miracolo mostrare.
Sono trascorsi due anni dalla sua ultima esibizione sul nostro palco e Beppe Gambetta ha continuato la sua attività instancabile di concertista, ricercatore, produttore e viaggiatore. Tra gli accadimenti degni di nota dei suoi ultimi journeys è interessante elencare: la visita alla collina di Spoon River in Illinois e al sito sperduto del Sand Creek Massacre in Colorado (luoghi cantati del suo conterraneo Fabrizio De Andrè), o alla casa natale a Philadelphia di Eddie Lang (nato Salvatore Massaro, padre della chitarra jazz americana), le grosse produzioni musicali in alcuni teatri all’italiana, i concerti in Messico con i mariachi, i grandi Festival nordamericani, i nuovi luoghi scoperti e i nuovi artisti con cui ha collaborato anche nelle sue Acoustic Nights genovesi (l’evento internazionale che celebrerà quest’anno l’edizione del ventennale). Beppe, in questi ultimi due anni, è anche stato riconosciuto con premi alla carriera in occasioni diverse molto significative: ad aprile 2019 è stato insignito dal Sindaco di Genova del titolo di Ambasciatore di Genova nel Mondo e ad agosto 2019 ha ricevuto il Premio Nazionale Franco Enriquez dedicato a chi promuove l’arte e la comunicazione di impegno sociale e civile.
La motivazione di questo premio è stata particolarmente toccante: Uno straordinario musicista che fa del suo strumento la voce narrante di un percorso di vita e di una filosofia che mette l’uomo al centro di tutto. Ogni sua performance sia in Italia che all’estero è ricca di pathos, vibrante introspezione e comunicazione emotiva. Quando si nomina Beppe Gambetta si parla di un divulgatore di sogni, di un chitarrista capace di trasmettere in modo unico ispirato ed irripetibile, la purezza e la magia del messaggio musicale.
Beppe, che ha sempre avuto con FolkClub un rapporto di affetto molto intenso, torna oggi con un concerto diverso dal solito, con la musica di un nuovo CD totalmente dedicato a composizioni di musica originale: il nuovo progetto racchiude melodie, ma anche (per la prima volta) canzoni originali. I diari di viaggio, gli incontri e i racconti in questo caso non si baseranno su reinterpretazioni e revival da tradizioni diverse, ma su nuove composizioni dai ritmi multicolori, giocate sulle tante tecniche chitarristiche approfondite dell'artista genovese negli anni.
Di tutte queste tecniche Beppe ha trovato una sintesi artistica creativa, una fusione con cui ha generato melodie dense di passione che ci racconteranno l'universalità dell’arte popolare.